Vitamina D e Parodontite: Un’Alleanza per la Salute delle Gengive
- dental & wellness
- 25 ago
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 9 set

Questo è il primo di una serie di articoli dedicati al legame tra vitamina D e salute orale, basati sulla revisione sistematica pubblicata su BMC Oral Health (Ziada et al., 2025).
La vitamina D è molto più di un semplice nutriente: agisce come un ormone e ha effetti regolatori sul sistema immunitario, sul metabolismo osseo e sull’equilibrio infiammatorio. A livello orale, la sua azione si estende al tessuto gengivale, contribuendo a mantenerlo sano e resistente agli attacchi batterici.
Numerosi studi indicano che la carenza di vitamina D può compromettere la risposta immunitaria e favorire la comparsa di infiammazioni gengivali, piorrea e riassorbimento osseo alveolare, principali segni della parodontite.
Una revisione sistematica condotta da Ziada e colleghi e pubblicata nel 2025 ha raccolto 16 studi sull’argomento. Dieci di questi confermano una chiara associazione tra bassi livelli sierici di vitamina D e aumento del rischio di parodontite.
In particolare:
I pazienti con livelli di vitamina D inferiori a 20 ng/mL mostravano maggiore profondità di tasche parodontali.
La perdita di attacco clinico (CAL) era più pronunciata.
I marcatori infiammatori (es. proteina C-reattiva) risultavano elevati.
La perdita di denti era più frequente.
[Ziada S, Wishahe A, Mabrouk N, Sahtout S. Vitamin D deficiency and oral health: a systematic review of literature. BMC Oral Health. 2025 Apr 1;25(1):468. doi: 10.1186/s12903-025-05883-w. PMID: 40170041; PMCID: PMC11959803.]
Il meccanismo è duplice:
Azione immuno-modulanteLa vitamina D:
Riduce la produzione di citochine pro-infiammatorie (IL-1, IL-6, TNF-α)
Favorisce la produzione di peptidi antimicrobici come LL-37 e β-defensine
Limita la proliferazione batterica nel solco gengivale
Azione sul metabolismo osseo
Stimola l’assorbimento di calcio e fosforo
Aumenta la densità ossea dell’osso alveolare
Contrasta il riassorbimento osseo tipico della parodontite avanzata
La stessa revisione riporta alcuni studi controllati che dimostrano miglioramenti clinici significativi nei pazienti con parodontite trattati con vitamina D in associazione alla terapia parodontale non chirurgica (come scaling e root planing).
In uno studio, i pazienti che assumevano 25.000 UI di vitamina D alla settimana mostravano una riduzione più marcata della profondità di sondaggio e una migliore risposta alla terapia rispetto ai pazienti non supplementati.
Consigli pratici per il paziente
Verifica i tuoi livelli di 25(OH)D con un semplice esame del sangue.
L’esposizione solare moderata, una dieta ricca di vitamina D e, se necessario, un’integrazione controllata possono fare la differenza.
Parla con il tuo dentista di fiducia se soffri di gengive infiammate, mobilità dentale o perdita di osso.
Conclusione
Questo è solo il primo capitolo di una serie che esplorerà il ruolo della vitamina D in odontoiatria. Nei prossimi articoli parleremo di carie, mineralizzazione, stomatiti e altro ancora. La salute del sorriso passa anche dalla salute sistemica.
Domande frequenti su vitamina D e parodontite
Qual è il ruolo della vitamina D nella salute delle gengive?La vitamina D regola il metabolismo del calcio e ha un effetto antinfiammatorio. Una sua carenza può favorire l’infiammazione gengivale e aumentare il rischio di parodontite.
Una carenza di vitamina D può peggiorare la parodontite?Sì. Nei pazienti con parodontite la carenza di vitamina D è associata a maggiore perdita di osso alveolare e a un peggior controllo dell’infiammazione.
Come posso sapere se ho abbastanza vitamina D?Il modo più sicuro è un esame del sangue per misurare i livelli di 25(OH)D. Il medico o il dentista può consigliare eventuali integrazioni.
La vitamina D basta per prevenire la parodontite?No. È un fattore di supporto, ma la prevenzione richiede igiene orale quotidiana, controlli regolari e uno stile di vita sano.
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