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LO STRESS FA INGRASSARE?

Lo stress fa ingrassare? La psiconeuroendocrinoimmunologia ha ampiamente dimostrato che esiste una correlazione tra fra il funzionamento del sistema nervoso, del sistema immunitario e del sistema endocrino.

Lo stress è in grado di interferire con il metabolismo, vediamo come.

Innanzi tutto cerchiamo di capire come il nostro corpo interpreta lo stress: un tempo le situazioni stressanti erano rappresentate da un pericolo per la nostra vita, ad esempio l’attacco di un animale feroce oppure un evento meteorologico. Il nostro corpo ha imparato a reagire preparandosi all’azione attraverso la lotta o la fuga. Quindi abbiamo una produzione di adrenalina che fa aumentare il battito e la gittata cardiaca e provoca vasodilatazione periferica per permettere una maggiore irrorazione ai muscoli e secrezione di cortisolo (l’ormone dello stress) che aumenta la glicemia, cioè la quantità di zucchero nel sangue, che è la nostra benzina per un’azione rapida.

Peccato che il nostro corpo non è cambiato negli ultimi 10000 anni, ma gli gli agenti stressanti (stressor) si. Ecco perché quando ci arrabbiamo sul lavoro, nel traffico o in una delle frequenti situazioni della vita di tutti i giorni sentiamo salire una vampa di calore, il respiro si fa più frequente e così il battito del cuore. E’ stato dimostrato che nel sangue delle persone stressate il livello di glucosio è più alto del normale. Questo ovviamente comporta una produzione di insulina per ripristinare i livelli di glucosio, come se avessimo mangiato dello zucchero

Ecco quindi che l’uso inappropriato delle nostre difese naturali porta a scompensi. Dato che il nostro corpo non sa che l’agente stressante non è una belva feroce ma un signore che è ci sembra maleducato tocca a noi controllare le reazioni emotive, e non lasciarsi andare ad esse.

Tutto questo porta alla sindrome metabolica e al diabete. Il corpo dell’uomo stressato produttore di cortisolo è caratterizzato da grasso addominale, gambette sottili (muscolatura “svuotata”) e viso tondeggiante. Carino, vero?

Molto spesso poi le persone in grado di controllare poco le proprie emozioni hanno un rapporto completamente sbagliato con gli alimenti. Intanto la produzione continua di noradrenalina altera i segnali ipotalamici di sazietà e poi l’assunzione di zuccheri stimola la produzione di endorfine che danno una momentanea sensazione di sollievo ed onnipotenza, ma che determinano ancora oscillazioni della glicemia, produzione di insulina e alimentazione di questo circolo vizioso.

Ne vale la pena?

Cerchiamo di ritagliarci degli spazi per noi, per produrre endorfine facendo qualcosa che ci piace e non mangiando la cioccolata. Smettiamola di abbandonarci allo stress come se fosse qualcosa di non controllabile, e smettiamola di cercare consolazione ai nostri squilibri ingurgitando cibi vuoti, spazzatura che contiene solo zucchero, sale e grassi cattivi!

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